EGN

La salute dei levrieri

LA SALUTE DEL VOSTRO CANE

I Greyhound e i Levrieri in generale presentano delle caratteristiche fisiche che li differenziano dagli altri cani. Non vogliamo sostituirci ai veterinari, ma solamente dare delle indicazioni che riteniamo importanti. I Greyhound in adozione hanno non solo vissuto una vita diversa da quella degli altri cani da quando sono nati e durante la loro carriera agonistica, ma, dal punto di vista medico, sono anche differenti in vari modi. Hanno sviluppato sangue concentrato, ossa carpali, metacarpali, tarsali e metatarsali allungate, una vista più acuta rispetto alle altre razze canine e una evidente massa muscolare con bassa percentuale di grasso. Nel caso di cane atleta questo rappresenta sicuramente un pregio da un punto di vista sportivo, ma lo rende lo molto suscettibile ad esempio all’ipotermia, soprattutto durante l’anestesia, quando i meccanismi di termoregolazione sono soppressi. È molto importante conoscere e capire queste differenze. Non lasciate che quanto leggerete vi scoraggi dall’adottare un Greyhound, questi meravigliosi Levrieri non hanno più problemi medici delle altre razze, anzi. Queste indicazioni ci sono perché molte delle loro caratteristiche mediche sono semplicemente uniche della razza o dei Levrieri in generale.<(p>

ANATOMIA GREYHOUND

Tavola anatomica scheletrica

Tavola anatomica muscolare

I DENTI

Il cane ha 28 denti decidui (o da latte) e 42 denti permanenti. Il cambio dei denti in un cucciolo avviene intorno i 4-6 mesi e verso l’anno di età tutti i cani hanno completato la dentizione.

La dentatura di un cane (a seconda della razza) può essere a forbice, a tenaglia, prognata.

Chiusura a forbice: i canini superiori antecedono leggermente gli incisivi inferiori (richiesta nella maggior parte delle razze)
Prognatismo: la mandibola è più lunga della mascella. E’ considerato difetto in molte razze mentre è normale in “standard” e richiesto nelle razze brachicefaliche (a muso corto come boxer, bulldog, dogue de bordeaux, cane corso prognato. Nelle razze in cui non è prescritto dallo standard il prognatismo è considerato un difetto grave, spesso da squalifica.
Enognatismo: è l’opposto del prognatismo: la mascella è più lunga della mandibola. Gli incisivi inferiori risultano arretrati rispetto ai superiori, nei casi di enognatismo pronunciato anche i canini inferiori risultano arretrati rispetto ai superiori e possono (ma non è detto) danneggiare il palato. L’enognatismo è considerato un difetto grave, da squalifica, in tutte le razze canine..
Chiusura a tenaglia: (richiesta in alcune razze, specie nei molossoidi, e accettata in altre in alternativa alla forbice): gli incisivi superiori e inferiori si toccano.
NOTA: Gli standards di razza richiedono di norma dentature corrette (ovvero rispondenti allo Standard di razza) e complete. Tuttavia, In alcune razze, come nel bassotto tedesco, levriero afgano, il borzoi e il kromfohrlander, sono ammesse sia la dentatura a forbice che quella a tenaglia. Enognatismo e prognatismo (quando non prescritto dallo standard come nel caso del boxer) sono considerati difetti gravi: il giudice, nel corso di esposizioni e raduni, esaminerà sempre la dentatura per accertarsi che sia completa e corretta. Le malocclusioni sono ereditarie, frutto di una componente genetica che sembra essere influenzata dal contesto ambientale ed è pertanto buona norma escludere dalla riproduzione i soggetti enognati o prognati (naturalmente nelle razze in cui il prognatismo non è richiesto dallo standard).

FISIOLOGIA

Osservando due funzioni fisiologiche, respiratoria e circolazione sanguigna, si può ampiamente rivelare la natura originale del Levriero. Nella famiglia dei Canidi, nessuna specie ha la capacità toracica che si avvicina a quella dei Levrieri. la silhouette è sufficiente per dimostrarlo in modo evidente. Inoltre nessuna specie del genere canino ha un meccanismo circolatorio che può essere paragonato a quello del Levriero. C’è una sorprendente differenza tra il peso del cuore di ogni cane canino e quello del Levriero. Mentre il cuore di un pastore tedesco rappresenta l’1,5% del peso dell’animale, quello di un Levriero è in media più di del doppio. Il cuore di un Borzoi è 3,17% del peso corporeo, quello di un Greyhound il 3,25% (Seiferle, 1962). I greyhound possono presentare un lieve soffio cardiaco sistolico basale sinistro, dovuto ad un ingrandimento del cuore che quindi PUÒ essere fisiologico.

I VALORI DEL SANGUE

Da una risposta del dr. John Kohnke BVSc RDA nei “consigli del veterinario” — Greyhound Star, England Sfortunatamente i valori variano relativamente alle unità usate. Come guida generale, il numero dei globuli rossi dovrebbe essere al di sopra di 9,0 per litro, l’emoglobina (Hb) sopra 18 g/L e il PVC o ematocrito (HCT) tra 55-60 in un Greyhound da corsa allenato. Il PVC è spesso usato come guida alla forma fisica, con 55-60 è considerato ottimale, una lettura sopra i 65 suggerisce disidratazione o un’eccessiva concentrazione del sangue che interessa la circolazione e la distribuzione dell’ossigeno.

Secondo uno studio di William E. Feeman III, DVM, C. Guillermo Couto, DVM, M. Cristina Iazbik, DVM — pubblicato su greyhound-data:
L’intento di questo articolo è illustrare come i valori del sangue nei Greyhound differiscano da quelli di altre razze.
I valori normali di riferimento per PVC (volume dei globuli) e dell’ematocrito (HCT) nei cani va da 35 a 50%; dove un normale Greyhound ha tipicamente PVC da 45 a 65%. Perciò un Greyhound con un PVC o HCT nei valori bassi del sistema di riferimento è verosimilmente anemico. Ulteriori indagini dovrebbero essere fatte in questi casi,poiché l’anemia può essere associata ad una malattia del midollo osseo, anemia immuno-emolitica (immune-mediated hemolitic anemia), a perdite di sangue (traumi, parassiti, etc) e ad alcune malattie infettive (Babesia, Ehrlichia, etc). Una condizione chiamata policitemia o eritrocitosi può essere la causa patologica di un aumento di PVC o HCT, ma questa diagnosi è estremamente rara. Anche con la disidratazione ci posson essere un PCV o HCT alti.
I globuli bianchi (WBC) combattono normalmente le infezioni e sono una parte del sistema immunitario: i valori di riferimento per il calcolo del WBC nei cani normali è da 4.000 a 15.000. I Greyhound frequentemente hanno un numero più basso dei cani normali, e comunemente hanno tra 2000 e 6000: perciò un conteggio di WBC di 2000 è normale per la razza e non dovrebbe preoccupare in un Greyhound altrimenti in buona salute.
I neutrofili e i monoliti sono globuli bianchi che possono attaccare e distruggere i batteri e gli altri organismi. Il loro numero è di solito aumentato in caso di stress o di infezioni batteriche o infiammazioni, e può diminuire in pazienti con infezioni, malattie immunitarie, reazioni ai farmaci. I Greyhound hanno un numero più basso di neutrofili rispetto ai parametri dei cani (3000-10.000): così un numero di neutrofili di 1.800 non dovrebbe preoccupare se il Greyhound è in salute.
Le piastrine sono cellule usate dal corpo per aiutare la coagulazione del sangue e riparare i danni ai vasi sanguigni. Alcune razze, tra cui i Greyhound e i Cavalier King Charles hanno un numero di piastrine più basso rispetto ai parametri normali, anche se non hanno problemi di sanguinamento. La maggior parte dei cani hanno il numero di piastrine sopra i 150.000, quando i Greyhound frequentemente hanno un numero intorno agli 80.000-120.000.

Se il vostro Greyhound ha un numero leggermente basso di piastrine, ma è altrimenti in salute, una stretta osservazione e la ripetizione dell’esame dopo 1-3 settimane è l’approccio migliore. Se mostra evidenze di sanguinamento (puntini, macchie, petecchie o contusioni) è necessaria una valutazione in più. In questi casi sono indicati test per Erhlichia, Ricketsia e Babesia. Un numero più alto di piastrine è di rado clinicamente rilevante.

In conclusione, i Greyhound normalmente hanno un volume dei globuli ed un ematocrito più alti, più basso il numero dei dei globuli bianchi e dei neutrofili, e/o un conteggio più basso rispetto ai non-Greyhound.
I Greyhound hanno una concentrazione di creatinina più alta degli altri cani, probabilmente a causa delle loro grandi masse muscolari, e questo può falsare la diagnosi con un problema ai reni, quando i loro reni sono in salute.
I Greyhound hanno concentrazioni notevolmente più basse di proteine e globuline dei non Greyhound, ma la loro concentrazione di albumina è simile a quella degli altri cani. Le siero-proteine e la concentrazione di globuline sono frequentemente al di sotto dei parametri per cani.

Normalmente i Greyhound hanno le concentrazioni dell’ormone tiroideo da leggermente a notevolmente diminuite, e i loro valori sono comunemente al di sotto di quelle dei non Greyhound, addirittura la metà. Può succedere che un normale Greyhound con un livello di T4 di 0,8 sia considerato ipotiroideo. Quindi frequentemente vengono trattati con un supplemento di ormone, sebbene la loro funzione tiroidea sia normale per la razza. In altre parole un supplemento di ormone tiroideo non dovrebbe essere usato in un Greyhound sano, in rapporto ad un livello basso di tiroide.

I comuni segni di ipotiroidismo nei cani includono letargia, incremento di peso, alopecia, pelle e pelo secchi, intolleranza al freddo e segnali neurologici come lo scoordinamento. Una delle difficoltà nel valutare sintomi di ipotiroidismo nei Greyhound è che normalmente hanno molti di questi sintomi. Molti Greyhound sono tranquilli e amanti del divano (tranne per una buona corsa nel giardino). La maggior parte di loro non sopporta il freddo e molti mostrano sulle cosce mancanza del pelo (l’alopecia delle cosce è molto raramente legata all’ipotiroidismo). Comunque, un quadro completo della tiroide dovrebbe essere fatto ad ogni cane — e specialmente ad ogni Greyhound — prima di iniziare una terapia che è per tutta la vita, e un supplemento non necessario può far male al vostro animale. Anche trattare un Greyhound realmente ipotiroideo è diverso dal trattare le altre razze, la dose del supplemento tiroideo deve essere la metà di quella usata per le altre razze. In ogni caso un singolo esame T4 non è sufficiente per diagnosticare un problema di tiroide nel Greyhound.

L’ANESTESIA

I Greyhound presentano ipersensibilità ai farmaci. I tiobarbiturici usati comunemente nell’induzione o nel mantenimento per procedure a breve termine prolungano notevolmente il tempo di ricovero nel Greyhound rispetto a qualunque altra specie. Durante questo periodo si osservano fenomeni di delirio, vocalizzazione o violenti movimenti (frequenti le autolesioni); i tempi di ricovero sono di circa 8 ore rispetto all’1–2 ore delle altre razze. Tutto ciò è dovuto alla redistribuzione del farmaco dal cervello ai muscoli ed al grasso e dal concomitante metabolismo a livello epatico. Recenti studi hanno mostrato che questi difetti sono da attribuirsi alla riduzione dell’attività di uno specifico enzima del citocromo P450 epatico.

Interazioni farmacologiche: Non somministrare durante l’anestesia farmaci che abbiano la stessa via metabolica e soprattutto che coinvolgano il fegato: CAF, eritromicina, cimetidina, ranitidina, ketoconazolo, itraconazolo.

L’uso dell’acepromazina può essere discusso in quanto può esacerbare l’ipotermia – in ogni caso usare il dosaggio più basso possibile. Non si deve mai usare zolazepam e tilamina per l’induzione o per qualsiasi altra cosa, il ricovero post anestetico è sempre molto pericoloso e indaginoso.

Ipertermia maligna (MH):Una rara complicazione dell’anestesia nel Greyhound è l’ipertermia maligna (MH). Con MH la temperatura del corpo aumenta molto rapidamente immediatamente dopo un anestetico. Se non trattata, può portare alla morte in 90 minuti. Questa condizione si pensa sia una predisposizione genetica. Gli agenti anestetici spesso menzionati (ma non gli unici) con l’insorgere di questa sindrome sono Succinylcholine e Halotano. Se questa sindrome dovesse insorgere, bisogna fare ogni sforzo per raffreddare il Greyhound. Una sostanza chiamata dantrium ev è la migliore per trattare l’emergenza.

Ipertermia maligna indotta dall’esercizio (EIMH): Questa è una condizione rara, che può derivare da stress da caldo, ansia e gravi problemi muscolari e crampi, che spesso porta alla morte anche se trattata prontamente.

Greyhound nervosi, molto agitati, sono i più inclini all’EIMH, specialmente se sono poco allenati o hanno un’alta temperatura corporea dovuta a surriscaldamento o ad un’infezione, o se hanno precedentemente corso in una giornata molto calda.

Tremore dei muscoli: Al risveglio, alcuni Greyhound presentano tremori ai muscoli. Per la loro potente e ampia massa muscolare, questi tremori possono causare un rialzo della temperatura. Questa punta di temperatura è controllabile molto più facilmente dell’MH.

STRESS DA FREDDO

Da una risposta del dr. John Kohnke BVSc RDA nei “consigli del veterinario” — Greyhound Star, England

Quando la temperatura scende sotto i 15°C i Greyhound possono perdere significative quantità di calore, e questa perdita raddoppia quando il termometro scende sotto gli 8°C per più di otto ore. La perdita di calore è aumentata dal vento freddo e dall’umidità e può avere un effetto diretto sulla funzione metabolica, togliendo energia e rallentando l’attività muscolare. Questo può anche rendere il Greyhound più vulnerabile allo stress fisico e causare una riduzione delle funzioni immunitarie e delle difese contro le infezioni. In casi gravi il Greyhound può cominciare a perdere peso se la sua dieta non è compensata per incrementare la perdita di energia dovuta al freddo. I Greyhound tenuti in buona forma fisica hanno piccole riserve di grasso ed il pelo corto, cose che entrambe riducono la loro capacità di isolarsi e resistere in situazioni di basse temperature. È particolarmente importante prevenire colpi di freddo facendolo raffreddare troppo rapidamente. Il raffreddamento può non solo aumentare lo stress del sistema immunitario, ma può provocare crampi muscolari e rigidità dopo l’esercizio. Dunque provvedere ad un caldo cappotto e a prova di vento è d’aiuto per rallentare la perdita di calore dopo la corsa e lo fa sentire più “confortevole”.

I rimedi

Provvedere al cibo adatto: Grasso suino, o bovino può essere aggiunto — in ragione di un cucchiaino da tavola al giorno — quando la temperatura scende sotto i 10°C per la maggior parte del giorno anche quando il Greyhound è coperto e riparato in un ambiente a prova di vento. Aumentare la quantità di crocchette procura calore con la fermentazione nell’intestino e aiuta a mantenerlo.Un’aggiunta supplementare di grasso va anche nella stagione calda (i Greyhound paradossalmente soffrono molto anche il caldo, soprattutto il caldo-umido, e rischiano la disidratazione), perché non produce calore dalla fermentazione ma provvede energia per alimentare l’attività diaframmatica dell’ansimare. Il grasso metabolizza e produce 107 gr. di acqua per 100 gr. di grasso digerito e aiuta a contrastare la disidratazione quando fa molto caldo. Ridurre la perdita di calore: Oltre a provvedere a cibo extra che riscalda “internamente”, è anche necessario limitare la perdita di calore dalla superficie della pelle. I Greyhound hanno circa 0.3 metri quadri di superficie di pelle, con pelo corto che riduce il normale isolamento termico. La più grande perdita di calore si ha sotto la zona della pancia se il Greyhound si sdraia su di una superficie fredda. Gli ambienti dovrebbero avere una temperatura superiore ai 18°C durante la stagione fredda. e 20-23°C durante la stagione calda.

NOTA: Ovviamente è necessario farsi sempre guidare dal buonsenso, queste sono indicazioni generali indicative sulla gestione di un Greyhound. Ogni proprietario deve imparare a conoscere il suo cane e le sue necessità, senza esagerare né in eccesso né in difetto. Questo vuol dire per esempio non rimpinzarlo di cibo se non ne ha bisogno o soffocarlo di cappottini se la temperatura non lo richiede! ;-)

STRESS DA CALDO

Da una risposta del dr. John Kohnke BVSc RDA nei “consigli del veterinario” — Greyhound Star, England

Il colpo di calore, o ipertermia, fortunatamente non è un problema comune, ma può essere fatale se non riconosciuto rapidamente e non sono presi immediati provvedimenti per ridurre l’alta temperatura del corpo.

Il colpo di calore avviene quando la temperatura interna eccede i 40-41°C e il Greyhound è incapace di raffreddarsi attraverso la radiazione e l’ansimare. Il surriscaldamento è associato di solito con l’esercizio eccessivo e la ridotta capacità di perdere calore per l’alta temperatura esterna e l’umidità, spesso combinato con la disidratazione.

Anche lo sforzo di ansimare genera calore dal movimento del diaframma, aggiungendosi al carico di calore nelle condizioni estreme. Un Greyhound eccitabile e disidratato tenuto dopo l’esercizio in condizioni di caldo e umidità è molto a rischio di surriscaldamento e nei casi gravi, può collassare e morire in pochi minuti.

Lo stress da calore può anche accadere quando un Greyhound è lasciato incustodito in un veicolo coi finestrini o la ventilazione chiusi. La temperatura del corpo può salire oltre i 42°C in 5-10 minuti in una giornata calda, ed essere fatale. I Greyhound lasciati all’aperto senza ombra in una giornata calda e umida, o senza acqua da bere, possono disidratarsi con l’ansimare, e con uno scarso movimento d’aria possono raggiungere temperature critiche in 20-30 minuti.

Anche lasciarli in un luogo chiuso e caldo, con un tetto non isolato e scarsa ventilazione, li mette a rischio di un colpo di calore durante l’estate.

Nel corso degli anni ho trattato un numero di Greyhound che hanno collassato quando sono stati lavati con acqua calda in una stanza chiusa dove l’umidità riduce l’efficienza del trasferimento del calore con l’ansimare, e in 10 minuti il Greyhound si surriscalda ed entra in coma.

In condizioni di gran caldo, dovreste fare in modo che i vostri Greyhound, che perdono il 70% del loro calore dalla superficie della pelle, abbiano acqua, ventilatori (oppure aria condizionata) ed una superficie fresca su cui stendersi per aiutare a ridurre il rischio di surriscaldamento.

Segnali di stress da calore: Sebbene molti dei segnali siano associati alla disidratazione, all’ansimare da ansia e alla debolezza, il segnale ammonitore è una pelle bollente, secca con un pelo opaco, con tutto il corpo che dà una sensazione di caldo al tocco, e “pizzicando” la pelle secca fa facilmente pieghe.

I rimedi

Un primo soccorso veloce e rinfrescante — per rimuovere il calore in superficie e così abbassare gradualmente la temperatura interna — è essenziale se il Greyhound è vicino al collasso oppure è entrato in coma. Asciugamani ghiacciati e impacchi freddi applicati sulla parte più bassa della pancia per 60-90 secondi alla volta, ripetuti ogni 2-3 minuti, aiuteranno a ridurre più rapidamente la temperatura interna quando il calore in eccesso è raccolto nel “pozzo di calore” dell’intestino dopo l’esercizio o in condizioni estreme.

È molto importante anche raffreddare la testa avvolgendola con asciugamani freddi o mettendo pacchetti di gel freddi. Questo aiuterà a raffreddare il sangue e ad evitare problemi agli occhi causati dalla degenerazione della retina che può accadere con il surriscaldamento. Anche sventolare il Greyhound con una salvietta o con un ventilatore elettrico può aiutare a rimuovere il calore dalla superficie della pelle, poiché i Greyhound perdono il 70% del loro calore accumulato attraverso la pelle.

Se un Greyhound è in collasso, immergendolo in una vasca di acqua fredda per 30 secondi (non di più per non avere un raffreddamento troppo brusco), poi asciugandolo con asciugamani e aria sulla pelle si abbasserà rapidamente la temperatura. Monitorare la temperatura ogni 5-10 minuti finchè si stabilizza sotto i 39°C per almeno 30 minuti e il Greyhound appare normale e riposa. In alcuni casi la temperatura interna aumenterà di nuovo perché il sangue si ridistribuisce, così è meglio monitorare la temperatura rettale ogni 30-60 minuti per almeno 6 ore dall’inizio della guarigione.

Poiché le scorte di energia del corpo del Greyhound si esauriscono per il grande ansimare è bene somministrare una bevanda a base di miele, due-tre cucchiaini aggiunti ad una tazza di reidratante standard, è preferibile al glucosio o al destrosio, che possono causare una risposta dell’insulina in conseguenza ai livelli di zucchero nel sangue e di energia più bassi. Anche una tavoletta di potassio a lento rilascio messa sulla lingua è un utile metodo per ripristinare questo essenziale elettrolita durante la guarigione.

Un altro modo per riattivare la circolazione e prevenire dolore e rigidità è massaggiare pelle e muscoli per 5-10 minuti due volte al giorno.

Nelle maggioranza dei casi i Greyhound guariscono in 3-5 giorni se il primo soccorso e i provvedimenti di raffreddamento sono applicati correttamente. Controllare sempre la temperatura 2-3 volte al giorno per 3-5 giorni dopo un episodio di colpo di calore, perché nei primi tempi della guarigione lo stress da calore può ritornare entro 1-2 ore se il Greyhound sviluppa un’infezione, può essere soggetto di nuovo ad alta temperatura o ad insufficienza sistemica. Ovviamente, deve essere tenuto a riposo per 7-10 giorni e devono essere prese precauzioni per assicurarsi che non si trovi di nuovo in condizioni di molto caldo.

I CORN: EZIOLOGIA, DIAGNOSI E TRATTAMENTO

Dr. Enrico Panichi DVM phD [email protected] Introduzione: Con il termine Corn vengono indicate delle aree ipercheratosiche che sono frequentemente causa di zoppia nei cani di razza Greyhound. La parola ipercheratosi indica un ispessimento e indurimento di una parte del cuscinetto digitale. La spiacevole sensazione è paragonabile a quella che un uomo percepisce quando entra un sassolino nella scarpa.

Eziologia: La causa dello sviluppo dei Corn rimane tuttora oggetto di discussione.

Traumatiche: I Corn possono svilupparsi a seguito di eventi traumatici come tagli, punture o corpi estranei di piccole dimensioni. Tutte queste cause, danno origine a lesioni a carico dei cuscinetti palmari o plantari con conseguente guarigione per seconda intenzione, ovvero con deposizione di tessuto fibroso cicatriziale nello spessore del polpastrello. Questo tessuto andrà a sostituire il grasso presente nel cuscinetto digitale che svolge la funzione di ammortizzare gli urti a carico delle falangi durante l’appoggio sul terreno. Infatti, il tessuto fibroso neoformato, di consistenza dura e anelastica, è incapace di ammortizzare il carico durante la deambulazione. Rispetto alle altre razze, i Greyhound, sembrano essere particolarmente predisposti a sviluppare Corn in ragione di una minor quantità di grasso nello spessore dei cuscinetti digitali.

Virali: Il virus responsabile è un Papillomavirus (HPV), che presenta un tempo di incubazione tra le 3 e le 6 settimane Nel cane il virus dà origine a un tumore benigno della pelle chiamato papilloma che presenta un tipico aspetto a cavolfiore. Si localizza generalmente nella mucosa orale dei cani giovani di tutte le razze e saltuariamente a livello del letto ungueale e del cuscinetto plantare. In quest’ultima sede anatomica lo sviluppo avverrà internamente, dando origine ad una neoformazione di forma conica paragonabile ad una “piccola pietra” nello spessore del cuscinetto. L’ipotesi è che lo sfregamento a cui sono sottoposti i polpastrelli durante la deambulazione, impedisca la normale crescita del papilloma verso l’esterno della superficie corporea.. Nei Greyhound la fonte d’infezione potrebbe essere la lettiera della gabbia in cui vivono.

Meccaniche: Fratture, lussazioni pregresse e danni muscolari verificatisi durante la vita sportiva dei levrieri, possono esitare in difetti di appiombo della mano o del piede. Per tale ragione il carico verrà distribuito in maniera non ottimale e la parte del cuscinetto digitale non sottoposta alle normali forze di sfregamento sul terreno tenderà a indurirsi per la cessazione dei normali processi di esfoliamento del tessuto corneo. In parole semplici il polpastrello non si consumerà adeguatamente esitando nella formazione di una specie di callo con conseguente zoppia dell’animale.

I Corn tendono a manifestarsi in più membri di una stessa cucciolata, suggerendo una possibile predisposizione genetica nella razza Greyhound. Nel medesimo soggetto possono coesistere più Corn che riconoscono cause differenti.

Segni Clinici: La zoppia è il segno clinico generalmente rilevato dal proprietario. Questa si presenta continua, di grado variabile da una semplice zoppia saltuaria e clinicamente trascurabile fino ad una zoppia invalidante, con completa sottrazione dell’arto al carico. La sintomatologia diviene più evidente quando il cane viene fatto camminare su terreni duri mentre migliora sul prato o su qualsiasi altro terreno morbido.

Diagnosi

Fig. 1: lesione circolare biancastra


L’iter diagnostico prevede, in primo luogo, un’accurata visita ortopedica per la valutazione dell’apparato osteo-articolare e muscolare, al fine di evidenziare un’eventuale patologia sottostante derivante da lesioni traumatiche pregresse. Reperti comuni sono vecchie fratture o lussazioni falangee che, se mal curate, esitano in deformità delle dita con alterato appiombo dell’arto.

Alla visita clinica è importante esaminare con attenzione tutti i cuscinetti digitali. Da tale ispezione si può rilevare la presenza di un’area circolare, spessa, dura e dolente alla palpazione (Figura 1). Rimuovendo la superficie rugosa si può osservare chiaramente la base rotondeggiante del Corn.

L’esame radiografico è fondamentale per escludere infezioni, fratture pregresse, artrosi falangee o corpi estranei radiograficamente evidenti.

Dopo la rimozione chirurgica del Corn è consigliabile eseguire un esame istologico. Il referto rivela solitamente ipercheratosi ed iperplasia epidermica. L’esame immunoistochimico si può eseguire al fine di identificare corpi inclusi virali.

Trattamento

Il trattamento dei Corn è tuttora oggetto di studio a causa dell’alto tasso di recidive ma essenzialmente possiamo suddividere i trattamenti in

Trattamento medico: I medicamenti usati nei Corn hanno fondamentalmente l’obiettivo di ammorbidire e sciogliere la lesione. Purtroppo l’area circolare che noi vediamo, non è altro che la base di un cono che si approfondisce negli strati più profondi del cuscinetto. I prodotti ad uso locale sono efficaci soltanto a livello degli strati più superficiali e non riescono a penetrare negli strati più profondi. Come è semplice intuire, l’esito di una terapia locale non rappresenta una soluzione radicale al problema, bensì un trattamento palliativo allo scopo di sciogliere o ammorbidire la parte dura e sporgente della neoformazione.

Si utilizzano solitamente sostanze cheratino-litiche (pomate, lozioni o cerotti) e creme ammorbidenti. I prodotti ad azione cheratino-litica sono generalmente a base di acido salicilico che esplica la sua azione corrodendo il tessuto corneificato del Corn. Prima di applicare il prodotto è utile eseguire un lavaggio della zampa con acqua tiepida per circa 5 minuti al fine di ammorbidire la lesione e favorire la penetrazione del principio attivo negli strati più profondi. Il trattamento deve essere eseguito 1-2 volte al giorno per una durata di circa 2 mesi di tempo. Ogni 2 settimane sarà però necessario l’intervento del veterinario che svolge l’importante ruolo di supervisore dell’efficacia del trattamento. In commercio possiamo trovare l’acido salicilico sotto diverse formulazioni come gel (Kerasolv®) o cerotti (Dr. Sholl’s wart remover®). In entrambi i casi è utile applicare una scarpetta o bendaggio della zampa per permettere un miglior contatto del medicamento con il Corn. Solitamente consiglio al proprietario di applicare il cerotto la sera tardi e successivamente di coprire la zampa con una scarpetta per tutta la durata della notte per evitare che il cane si lecchi o rimuova il cerotto stesso. Questo può essere lasciato in sede anche per 3 giorni ma lo stesso proprietario deve mantenere sotto controllo le dita adiacenti alla lesione in quanto l’acido può provocare arrossamenti ed irritazioni della cute con conseguente peggioramento della sintomatologia clinica. In tale caso il trattamento deve essere temporaneamente sospeso. I cerotti callifughi sembrano essere vantaggiosi in quanto oltre ad esplicare la funzione cheratino-litica, sembrano influenzare il metabolismo del Corn. Infatti, la stretta adesione tra il cerotto e il Corn impedisce meccanicamente la traspirazione della parte coperta, diminuendo la quantità di ossigeno che giunge alle cellule formanti la lesione. Esistono numerose scarpette in commercio che, grazie alla loro imbottitura, permettono di migliorare il quadro clinico senza agire però sulla causa. Può essere usato come unica metodica oppure associato all’applicazione di cerotti ad azione cheratino-litica. Le creme lenitive e ammorbidenti coadiuvano l’azione dell’acido salicilico ammorbidendo il Corn similmente al lavaggio con acqua. Esistono svariati prodotti (Propad®, Elastopad®) che sono facilmente reperibili in commercio. Al fine di migliorare la qualità di vita è consigliabile fare correre l’animale sul prato o sulla sabbia invece del duro cemento.

Trattamento chirurgico: L’asportazione chirurgica dei Corn può essere eseguita con diverse metodiche: elettrobisturi, laser, crioterapia (Figura 2). Generalmente la zoppia tende al miglioramento nelle prime settimane dopo la chirurgia ma purtroppo nessuna di queste tecniche garantisce un successo sicuro in quanto il Corn tende a recidivare già dopo alcune settimane. Ho personalmente provato l’utilizzo di diverse soluzioni antisettiche o creme antivirali all’interno della lacuna residuata a seguito dell’asportazione del Corn ma in pochissimi casi hanno portato ad una risoluzione della patologia. Corn di grosse dimensioni che occupano gran parte del cuscinetto, portano inevitabilmente ad una zoppia fortemente invalidante. In questi casi l’amputazione del dito rappresenta l’unica opzione risolutiva.

Profilassi

Siamo a Primavera inoltrata e vogliamo ricordarvi, se già non lo avete fatto, di iniziare la prevenzione contro i parassiti che possono colpire i nostri amici.

Parliamo di prevenzione contro Filaria, Leishmania, pulci, zecche…..

In questo periodo è bene sottoporre i nostri cani agli esami di routine per rilevare la presenza di vermi, filariosi e leishmaniosi.

Sverminare il cane senza conoscere se e quali parassiti ha potrebbe risultare inefficace: i preparati in commercio colpiscono specifiche categorie di vermi – i più comuni – ma per eliminare certi parassiti occorrono medicinali specifici, che il farmaco generico non riesce ad eliminare.

Per la filariosi occorre un rapido test dal veterinario che verifichi la presenza o meno del parassita.

Se il test è negativo occorre iniziare la prevenzione con una apposita pastiglia una volta al mese sino a novembre o con una iniezione che consente la copertura sino a fine stagione; fatevi consigliare dal veterinario.

Per la leishmaniosi, in QUALSIASI zona voi viviate ( se non in montagna), dovrete sottoporre il vostro amico all’IFI test, salvo non sia nato l’inverno scorso o provenga da zone ove la malattia non è presente (Europa del nord).

Se il test è negativo iniziate la prevenzione sino ad ottobre – novembre utilizzando il collare antiparassitario Scalibor che protegge anche da pulci e zecche.

È anche utile proteggere il cane con repellenti (ad esempio Autan) utilizzando spray no gas o stick. Effettuate il trattamento con attenzione, evitando il contatto con gli occhi e le mucose e controllate l’eventuale presenza di arrossamenti.

Il collare Scalibor va cambiato ogni 2 mesi, 2 mesi e mezzo ed è meglio utilizzare anche gli spot-on Advantix per dare una protezione più efficace contro le zecche, che possono trasmettere malattie gravi, se non curate in tempo.

Chiedete comunque e sempre consiglio al vostro veterinario di fiducia!

LEISHMANIA

Sulla leishmania si è scritto e detto di tutto e di pi&ugrave. vNon vogliamo né possiamo scrivere qualcosa di nuovo o sensazionale sull’argomento, ci limiteremo ad una descrizione sintetica della malattia ed a dare qualche consiglio sulla base della nostra esperienza. Lasciamo la parte più scientifica ed i pareri autorevoli al campo veterinario.

La malattia è trasmessa da un insetto, il flebotomo, simile a una zanzara ma molto più piccolo, che compare ai primi caldi in TUTTE le nostre regioni (con concentrazione massima in centro e sud, isole e zone costiere).

Si può trovare sino a 900 mt e comunque vive in tutta l’Europa del sud, soprattutto nelle zone costiere e nell’immediato retroterra.

L’ambiente del flebotomo è prevalentemente umido e caldo, l’insetto è in attività dal tramonto all’alba, ma si dice che lo sia tutto il giorno.

È importante che il cane non venga punto per evitare la trasmissione della malattia, ma non è detto che una puntura sicuramente infetti il cane.

In assenza del flebotomo la malattia è intrasmissibile, quindi non vi sono altre possibilità di contagio. E’ stato evidenziato che i soggetti più “robusti” siano quelli che vivono nelle zone endemiche.

La prevenzione è molto importante!!

Si deve usare un collare antiparassitario, lo Scalibor - pare sia il migliore - usare repellenti come l’Autan, usare zampironi ed elettroemanatori, non lasciate che il cane dorma all’aperto.

Può dormire in casa con le finestre aperte ed un elettroemanatore come il vape, comunque tutti i sistemi “antizanzare” sono utili.

La malattia può avere un’incubazione da 3 mesi sino a 6 anni (secondo alcuni), può anche non manifestarsi mai. Colpisce tutti i cani indifferentemente, raramente quelli anziani. La sintomatologia è svariata: dimagrimento, perdita del pelo, diarrea, disturbi della congiuntiva e delle articolazioni, manifestazioni dermatologiche, eczema, epistassi…….

Purtroppo spesso succede che il cane sia contagiato senza manifestare alcun sintomo e questo fatto è pericolosissimo in quanto , se individuata in tempo e con cure appropriate, la malattia può NON fare danni ed il nostro amico è in grado di condurre una vita assolutamente normale.

Per il momento non esistono vaccini, possiamo solo fare un’accurata prevenzione e, importantissimo, il test (IFI test) in primavera. Gli altri test, i cosidetti “rapidi” non sono attendibili se negativi ma in presenza di sintomatologia.

Il test è indispensabile proprio perché i casi di soggetti asintomatici sono numerosissimi e si rischia di scoprire la malattia ormai in stadio avanzato.

L’IFi test dà una “titolazione” numerica che di per sé indica solo se il cane è stato contagiato, in questo caso è indispensabile procedere con l’elettroforesi e l’esame urine per stabilire quanto e se gli organi interni sono danneggiati.

In questo caso oltre alla cura della leishmania si dovranno assumere altri specifici farmaci.

Per la leishmania vi sono svariate cure, potrete trovarle tutte sui siti www.leishmania.org e www.sosleishmania.com giusto per farvi un’idea, ma è indispensabile avere un buon veterinario che nè sottovaluti la malattia, né consideri il vostro cane un appestato dipingendovi oscuri pericoli per l’umanit&agrave.

Soprattutto che la conosca e la sappia trattare. Da ottobre 2007 è in commercio un nuovo farmaco, il Milteforan, di facile somministrazione e senza pesanti effetti collaterali. Pare che i risultati siano molto incoraggianti e che sia la cura migliore in attesa di un vaccino.

Di leishmania non si guarisce ma il cane può dopo la cura, risultare negativo e rimanere tale per qualche tempo e forse per sempre.

Oppure può rimanere con un test medio o basso ma questo non significa sofferenza o disagio per il nostro amico.

In entrambi i casi continuando i controlli periodici (2 volte l’anno) e, sempre, la prevenzione, il cane può condurre una vita assolutamente normale e morire di vecchiaia.

EGN